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Finte vendite e truffe in rete su Tutti, Anibis, Ricardo, Facebook Marketplace

Piccoli annunci online: attenzione alle truffe

Risposta dettagliata

In Svizzera i siti di annunci gratuiti online sono molto diffusi e le piattaforme di inserzioni come Tutti, Anibis, Ricardo o Facebook Marketplace sono in forte espansione. Qui gli utenti possono acquistare o mettere in vendita articoli di ogni genere, nuovi o usati, dall’abbigliamento ai mobili fino ai veicoli, e persino immobili. Il sistema è molto pratico e nella maggior parte dei casi tutto va per il meglio, permettendo di trarre guadagno da un regalo inutilizzato o di portare a casa un orologio nuovo per pochi spiccioli. Ma anche sui siti di annunci online i truffatori sono sempre in agguato. 

 

Il caso di Anna W.: quando il pagamento anticipato si rivela una truffa 

Su una di queste piattaforme di annunci online Anna W. si è imbattuta in un’offerta molto allettante: uno smartphone praticamente nuovo di una nota marca è stato messo in vendita a soli CHF 600. Anna W. si è quindi messa in contatto con il venditore, comunicandogli il suo interesse per il cellulare in questione. Questi le ha risposto immediatamente dicendo che per aggiudicarsi lo smartphone avrebbe dovuto sbrigarsi, poiché le richieste erano già diverse. Inoltre Anna  avrebbe dovuto inviare CHF 200 via Twint a un certo numero «a titolo di garanzia», per ricevere così la merce per Posta nei giorni successivi. Anna ha versato l’importo indicato, ma lo smartphone non è mai arrivato. Ha poi provato a contattare il venditore telefonicamente ma invano, dato che questi aveva bloccato il suo numero. Anche l’annuncio non risultava più sulla piattaforma. 

 

Anna W. è stata vittima di truffa (art. 146 CP) 

Anna W. non è stata l’unica a cadere in subdoli raggiri di questo tipo. Dal punto di vista legale si tratta chiaramente di una truffa, ai sensi dell’art. 146 del Codice penale svizzero. A livello giuridico si parla di truffa quando un soggetto agisce per procacciarsi un profitto indebito, ingannando un’altra persona con l’astuzia. La truffa è un reato perseguibile d’ufficio, ossia un atto illecito denunciabile presso la polizia, la quale dovrà indagare sulla questione.

 

Prevenire è meglio che curare: come riconoscere le truffe online 

I modi in cui i truffatori cercano di raggirare vittime innocenti in rete sono svariati. In presenza dei seguenti segnali d’allarme è bene agire con la massima cautela, perché potrebbe trattarsi di una truffa.

  • Attenzione alle offerte troppo allettanti: se un articolo è in vendita a un prezzo esageratamente basso, è bene essere diffidenti. Contatta il venditore per maggiori informazioni o chiedi ti venga inviata la ricevuta d’acquisto. 
  • Non farti mettere sotto pressione: spesso i truffatori mettono fretta alle proprie vittime comunicando che l’offerta è limitata nel tempo o che ci sono anche altri interessati. Non stringere i tempi: un venditore serio non esercita pressioni di questo tipo. 
  • Verifica il profilo del venditore: controlla le valutazioni di chi ha messo in vendita l’articolo ed esamina tutti i dati di contatto indicati sul suo profilo. Se poi a richiamarti è un numero diverso da quello presente sul profilo, meglio stare in guardia.
  • Chiedi di ritirare l’articolo direttamente di persona: se il venditore chiede il pagamento anticipato è sempre bene diffidare. Spedisci il denaro solo se hai ricevuto una conferma ufficiale dell’invio, verificabile mediante il servizio di tracciamento della Posta. In alternativa chiedi se puoi ritirare la merce di persona.
  • Tutela sugli acquisti: prima di procedere all’acquisto verifica se la piattaforma scelta offre una qualche forma di tutela nel caso in cui, nonostante l’avvenuto pagamento, l’articolo non pervenga al compratore. Su Ricardo le vendite con pagamento anticipato sono coperte fino a un massimo di CHF 250.

 

Sono stato vittima di una truffa online. Cosa posso fare? 

Nonostante l’uso di massima cautela, può capitare di subire una truffa di questo tipo. Ti consigliamo dunque di procedere come segue. 

Sporgi denuncia presso la polizia. Recati al posto di polizia del tuo Comune o a quello più vicino e porta con te tutta la documentazione da esibire come prova della truffa (scambio di e-mail, SMS, tutte le indicazioni sul venditore ecc.). Per sporgere denuncia penale dovrai identificarti, per cui assicurati di avere con te la carta d’identità, il passaporto o il libretto per stranieri. La polizia è tenuta ad accogliere la tua denuncia: i funzionari redigeranno un verbale in forma scritta e avvieranno la procedura.

Ti consigliamo poi di contattare la piattaforma di annunci online in questione e di segnalare il caso. In questo modo potrai accedere a maggiori informazioni sul venditore che ha commesso la truffa e, al tempo stesso, contribuirai a impedire altri reati, facendo bloccare il suo profilo sulla piattaforma.

Hai subito un raggiro online e non hai ancora sporto denuncia? Siamo pronti a rispondere a tutte le tue domande.